giovedì 15 settembre 2016

ATTENZIONE ALLE AFLATOSSINE!




Ricevo e pubblico:

DOMANDA:

Ho sentito parlare delle aflatossine e del fatto che possono contaminare alcuni alimenti. Di che si tratta?
P.A.

RISPOSTA 

La possibile contaminazione degli alimenti da parte di funghi che producono varie tossine (micotossine) è certamente un problema importante. Infatti esistono leggi nazionali e europee che hanno fissato i controlli da effettuare e i limiti da non superare per tutelare la salute dei consumatori. L’ingestione di alcune micotossine (in particolare le aflatossine) può produrre distrurbi digestivi, ma soprattutto è sospettata di aumentare il rischio di tumore del fegato. Sono oggetto della contaminazione soprattutto i semi oleosi e i cereali. Attraverso mangimi o alimenti contaminati, anche il latte vaccino, il latte in polvere, i formaggi e perfino il latte di donna possono contenere aflatossine.
Le micotossine (e le numerose sostanze potenzialmente tossiche che si trovano in svariati alimenti di uso comune) non sono tuttavia dannose in assoluto, ma la loro pericolosità (ovviamente entro certi limiti) è mitigata o accentuata da diversi fattori come lo stato di salute generale, l’eventuale uso di farmaci  o le abitudini alimentari. A questo proposito, il prof. Oliver Alabaster, cancerologo dell’università di Washington, afferma che la tossicità delle aflatossine è importante soprattutto nel contesto di una dieta eccessivamente ricca di grassi e di proteine. Molti vegetali freschi e crudi, infine, apportano all’organismo una grande quantità di sostanze che contrastano l’azione tossica di svariati composti, sia naturali che di sintesi.
Ecco alcuni accorgimenti per limitare il più possibile l’impatto con questo problema:
  • Riponete le farine e i semi che servono per la vostra alimentazione in ambienti freschi e areati oppure in frigorifero;
  • Non conservate le derrate nel congelatore domestico per molti mesi: con il freddo i processi di degradazione degli alimenti sono certamente molto lenti, ma non sono bloccati;
  • Acquistate semi oleosi di provenienza esotica (anacardi, arachidi) solo in piccola quantità: eviterete di doverli conservare a lungo in casa, magari in condizioni poco idonee;
  • Non consumate semi o farine con sapore stantio o rancido;
  • Accompagnate sempre il consumo dei farinacei e dei semi oleosi con verdure crude o con frutta fresca.

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