Rinunciare alla carne per fare posto ai vegetali e, eventualmente, a
un’integrazione di uova e latticini. Ma i più piccoli corrono rischi di
carenze nutrizionali? La più importante e prestigiosa organizzazione di
nutrizione americana, American Dietetic Association, conferma la bontà della dieta vegetariana.
Sfatando paure e luoghi comuni
Potete leggere qui la prima parte di un mio articolo su questo tema, pubblicato sulla rivista Vita e Salute. Se l'argomento vi interessa, potete richiedere alla redazione l'invio dell'articolo completo scrivendo a: info@vitaesalute.net.
"La sanità degli uomini sta più nell'aggiustato uso della cucina e della tavola che nelle scatole degli speziali" Francesco Redi (1626-97)
giovedì 29 agosto 2013
lunedì 12 agosto 2013
I PISTACCHI
Il rapporto benefico tra consumo regolare di semi oleosi
(noci, mandorle, ecc.) e riduzione del rischio
cardiovascolare è ormai
ampiamente dimostrato e spero ben conosciuto ai miei pazienti e ai miei lettori, ma non altrettanto ad
una certa parte dei medici. Molti dei quali, al contrario, continuano a
proibire il consumo di questi preziosi alimenti ai loro pazienti cardiopatici, diabetici,
con colesterolemia elevata o ipertesi.
Si tratta, questa volta, di uno studio che ha coinvolto 33 allievi
della scuola di polizia di Gaziantep, in Turchia (Nutrition,2009 Jul 30). Questi giovani, dopo avere seguito per
quattro settimane una dieta di tipo mediterraneo, hanno consumato per un altro
mese lo stesso regime alimentare, nel quale però circa il 20% delle calorie
giornaliere erano apportate da pistacchi. Ebbene, in seguito al consumo di
pistacchi (per inciso, la Turchia ne è uno dei più grossi produttori a livello
mondiale) è stato registrato un aumento del colesterolo HDL (“buono”), la
riduzione del colesterolo totale, del colesterolo LDL (“cattivo”) e dei
trigliceridi, un miglioramento del metabolismo glucidico (cioè un calo del
rischio di diabete) e la riduzione di altri parametri correlati al rischio di
malattia metabolica come la disfunzione endoteliale, lo stato ossidativo, i
livelli dell’interleuchina-6 (una proteina proinfiammatoria), ecc.
Questi risultati dimostrano che il consumo di pistacchi (e
di semi oleosi) non si limita a controllare i grassi nel sangue, ma regola anche
altri fattori di rischio cardiovascolare. È sperabile che i medici di base (almeno
quelli turchi) ne abbiano preso nota.
giovedì 8 agosto 2013
I LEGUMI, CHE FRESCO!
Associati nel nostro
immaginario alle brume invernali,.i legumi possono in realtà essere assai utili anche nel
periodo estivo. In questa stagione, ad esempio, sono disponibili i fagioli
freschi. Questi legumi possiedono qualità nutrizionali e gastronomiche
peculiari. Si tratta di alimenti di semplice e rapida cottura (sono sufficienti
50-60 minuti di leggera bollitura in acqua poco salata, meglio se associati a
qualche aroma come aglio, alloro, semi di finocchio, ecc.), che forniscono
all’organismo carboidrati di facile assimilazione, proteine di buona qualità e
pochissimi grassi. Alla fine della cottura, i legumi possono essere lasciati
raffreddare nella pentola coperta, successivamente scolati dell’eventuale
liquido in eccesso e utilizzati a piacere per la realizzazione di ricette veloci,
sostanziose e saporite. I fagioli cotti e non conditi si possono conservare nel
congelatore per utilizzarli successivamente. Consumati in insalata (con olio,
succo di limone, cipolla fresca e erbe aromatiche), i fagioli sono
sorprendentemente molto meno calorici della mozzarella, del prosciutto crudo o
del tonno che, per molti, sono sinonimo di un piatto estivo leggero,
rinfrescante e di semplice digestione.
I grassi sono contenuti nei fagioli freschi in quantità
quasi irrisorie (poco più di mezzo grammo per etto, di cui la metà sono
preziosi acidi grassi polinsaturi), con un apporto calorico complessivo di sole
133 kcal, mentre nella stessa quantità di mozzarella le calorie sono 253 e in
100 grammi di prosciutto crudo ben 268. È bene non dimenticare che d’estate
l’eventuale eccesso calorico derivante dalla dieta aumenta la temperatura
corporea e deve essere disperso nell’ambiente con la sudorazione.
Insalata
di fagioli
Una tazza di fagioli già
cotti
mezzo cespo di lattuga
una cipolla rossa piccola
succo di un limone
olio extravergine di oliva
sale
Lavate
la lattuga e tagliatela a striscioline. Affettate finemente la cipolla. Riunite
tutti gli ingredienti (compresi
i fagioli) in un piatto e condite con sale, olio e succo di limone. Fate
riposare al fresco per un’oretta e servire con pane integrale oppure con
bulghur sgranato e condito con un cucchiaio d’olio.
(Da un mio articolo pubblicato sulla rivista Vita e Salute)
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